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Il governo smantella l'obbligo di accettare i piccoli pagamenti con carte e bancomat. Che cosa cambierà rispetto alle norme oggi in vigore? Vediamolo nel dettaglio.
Dallo scorso 30 giugno (lo abbiamo già spiegato in un altro articolo) tutti i commercianti, gli artigiani e i professionisti sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici tramite Pos, micro-transazioni comprese, pena una sanzione pecuniaria di 30 euro, a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione per cui è stato rifiutato il pagamento non in contanti. Ciò significa ad esempio che se un commerciante rifiuta un pagamento tramite Pos per un articolo del valore di 20 euro, dovrà pagare una multa di 30,8 euro.
Cosa cambia per i piccoli pagamenti
Secondo quanto previsto dalla bozza della manovra approvata in consiglio dei ministri, sono però in arrivo delle esenzioni per i pagamenti sotto i 30 euro. Oggi l'unica eccezione contemplata dal decreto legge n. 221 del 17 dicembre del 2012 (le sanzioni sono però entrate in vigore solo pochi mesi fa) è la seguente: "Tale obbligo", si legge nel testo, "non trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilità tecnica".
Alla fine dello scorso ottobre è arrivata poi anche l'esenzione dall'obbligo per i tabaccai che possono non accettare pagamenti con carte di credito o bancomat per quanto riguarda i tabacchi e i valori bollati.
Il governo Meloni ora ha deciso di cambiare radicalmente registro. La bozza della legge di bilancio stabilisce infatti che "limitatamente alle transazioni di valore inferiore ai 30 euro" ci saranno nuove esenzioni nei casi individuati dal ministero delle Imprese e del made in Italy. Quest'ultimo avrà sei mesi di tempo per varare un decreto ad hoc e stabilire i "criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l'economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse". Nel frattempo, "sono sospesi i procedimenti e i termini per l'adozione delle sanzioni". In attesa che il ministero competente stabilisca quali saranno le nuove esenzioni le multe sono dunque sospese.
Insomma, cosa cambia per i consumatori? Semplice: tra qualche settimana i commercianti e tutti coloro che offrono prodotti e servizi al pubblico potranno rifiutare i pagamenti con carta se inferiori a 30 euro, senza correre il rischio di incappare in una sanzione. La sospensione delle multe dovrebbe diventare effettiva una volta che la manovra di bilancio sarà legge, probabilmente da gennaio. Ammesso che la norma non venga emendata dal Parlamento. Per conoscere i "criteri di esclusione", ovvero le esenzioni, nel dettaglio bisognerà invece aspettare il decreto del ministero delle Imprese e del made in Italy.
Il tetto ai contanti sale a cinquemila euro
Segnaliamo infine che con la manovra viene anche innalzato il tetto per i pagamenti in contanti che dal 1° gennaio 2023 anziché scendere a mille euro, com'era previsto, salirà a 5mila euro. La norma era contenuta nel decreto Aiuti quater, ma poi era stata eliminata poiché non aveva carattere di urgenza. Ora è stata riproposta nella bozza della legge di bilancio.
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