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Esiste una relazione tra social network e depressione. Secondo diversi studi, l'utilizzo dei social sembra essere un fattore di rischio nell'insorgenza dei sintomi della depressione.
Depressione, social e personalità: alcuni studi
La depressione è un disturbo dell'umore molto diffuso in tutto il mondo: si stima che abbia un'incidenza di quasi il 4% per cento in tutta la popolazione mondiale e, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), negli ultimi anni la prevalenza globale di ansia e depressione è aumentata del 25%. Per comprendere al meglio i fattori correlati a questo disturbo, alcuni studi hanno analizzato le relazioni tra uso di social media e sviluppo di sintomi depressivi.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Social and Clinical Psychology, l'utilizzo dei social media è correlato all'insorgenza dei sintomi della depressione: quando ne limitiamo l'uso a circa 30 minuti al giorno si ha un significativo miglioramento dello stato di benessere, con diminuzione dell'ansia, della paura e del senso di solitudine.
Non solo: in un altro studio condotto dalla Brigham Young University ci si è chiesti che relazioni ci sono tra uso dei social media e depressione. A tale scopo, sono state analizzate le tendenze di un campione di oltre 1.000 adulti statunitensi di età tra i 18 ei 30 anni, mettendole in relazione con la loro personalità, misurata attraverso il Big Five Inventory, un test che analizza i tratti di personalità suddividendoli in cinque dimensioni: nevroticismo, estroversione, apertura all'esperienza, gradevolezza e coscienziosità.
I risultati di questo studio hanno rilevato che adolescenti e giovani adulti che usano con più frequenza i social media hanno una probabilità maggiore di sviluppare depressione entro sei mesi, qualsiasi sia la loro personalità.
๏ปฟI dati di questo studio ci confermano, inoltre, che le persone con un indice elevato di nevroticismo hanno un rischio maggiore di sviluppare depressione in sei mesi; al contrario, persone che presentano alti indici nella dimensione della gradevolezza, hanno un minor rischio di sviluppare depressione a seguito di un'esposizione costante sui social.
I dati di questo studio dimostrano che, a prescindere dal tipo di personalità, un'esposizione costante ai social ha conseguenze negative sulla salute mentale, aumentando il rischio di depressione.
I rischi di un’esposizione costante ai social
I rischi di un'esposizione costante ai social network sono, quindi, molteplici, al punto da parlare di "depressione da social". I social network hanno creato una vera e propria rivoluzione nel nostro modo di relazionarci con gli altri ed è ormai impossibile ignorare l'impatto che questi strumenti hanno sulle nostre abitudini. Usiamo i social per cercare informazioni, per risolvere problemi, per fare delle scelte e grazie ai social possiamo muoverci più liberamente all'interno della società, allargando i nostri orizzonti e annullando le distanze.
Usiamo lo smartphone per tranquillizzarci, per intrattenerci e per rassicurarci non appena ne abbiamo bisogno: lo "scrolling", letteralmente "scorrere con il dito", è un gesto, ormai naturale, che ci permette di accedere a contenuti infiniti e senza alcuna interruzione. Questo movimento, spesso inconsapevole, è, però, molto difficile da controllare e monitorare con attenzione. È un automatismo che ci rende sempre connessi, sovraesponendoci a molteplici rischi.
Una delle possibili conseguenze di una continua esposizione ai social è incorrere nella FOMO (fear of missed out), cioè la paura di essere "tagliati fuori", un problema che porta a un atteggiamento di ipervigilanza sulle notifiche e che genera ansia nei momenti di disconnessione.
Un'altra problematica amplificata dall'uso costante dei social è data dalle conseguenze del costante confronto sociale: online siamo continuamente esposti a narrazioni altamente performative e a modelli irraggiungibili di perfezione e questi hanno ripercussioni sull'autostima e sul proprio senso di inadeguatezza, innescando, spesso, pensieri svalutativi e generando ansia, solitudine e depressione.
Senza contare la trasformazione delle dinamiche degli scambi sociali: impegnarsi costantemente in un social media può ridurre la voglia di ricercare interazioni al di fuori dalle stesse piattaforme e può spingere a delegare alla sola sfera online la propria vita sociale, con maggior rischio di esposizione ad haters, cyberbullismo o account fake, o anche, semplicemente, incorrendo in problemi di comunicazione o percezioni errate all'interno delle relazioni.
La lista dei rischi dovuti a una costante esposizione nei social network eฬ ancora molto vasta e complessa, per questo motivo è importante non sottovalutare l'impatto di certe dinamiche sulla nostra vita psichica, promuovendo un approccio consapevole al mondo online.
Depressione da social: alcune strategie per prevenirla
L'uso costante di social network ha delle conseguenze sulla nostra salute mentale, al punto da essere considerato un fattore di rischio per la depressione. L'accessibilità e facilità di utilizzo dei social, se da un lato ci permette di arrivare a tutti e in qualsiasi momento, dall'altro ne ostacola un utilizzo attento e consapevole. Per prevenire la depressione da social con il tempo sono stati ideati alcuni accorgimenti atti a limitarne gli effetti negativi.
Esistono, infatti, diverse applicazioni che possono aiutare ad usare queste piattaforme in modo più attento, monitorando i tempi di utilizzo, silenziando le notifiche o impostando fasce orarie di attività. È importante scegliere con consapevolezza la quantità di tempo ed energie da dedicare ai social per dare valore alla propria esperienza online, selezionando con attenzione gli account da seguire e prestando attenzione a tutto ciò che genera sentimenti di inadeguatezza o altre emozioni spiacevoli.
La depressione da social, al pari di altri disturbi, è un disagio da non sottovalutare. Se, nonostante questi accorgimenti, riscontriamo alcuni sintomi tipici della depressione, è importante non esitare nel chiedere aiuto: un professionista psicologo può fornire gli strumenti giusti per dare sostegno, progettare un intervento ed educare ad un uso più sostenibile dei social media.
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