Storie del Dark Web: la Parabola di Silk Road

Una delle storie più emblematiche del dark web è quella di Silk Road, la Via della seta: uno dei siti di e-commerce illegali più noti della Rete, raggiungibile esclusivamente tramite un apposito browser.
Un bazaar in cui era possibile comprare droga, armi reali e cibernetiche, documenti falsi, farmaci, narcotici. Tutto comodamente suddiviso in categorie.
Fondata nel 2011, Silk Road è stata chiusa nel 2013 dall’FBI. Le autorità Usa hanno individuato il creatore in Ross Ulbricht che nel 2014 è stato condannato all’ergastolo. Sarebbe lui la persona reale dietro lo pseudonimo di “Dread Pirate Roberts”, il noto guardiano della “via”, dal mantello verde, che si nascondeva usando il nome del personaggio immaginario del romanzo pubblicato da William Goldman nel 1973: “La principessa sposa”.
Un passato da Eagle scout, sensibile, con in tasca una laurea da ingegnere: questo è il profilo del “temuto pirata del web” dallo “spirito libertario” che ha creato la Via della Seta come un “esperimento economico”.
Secondo l’accusa, nell’ottobre del 2013, Ulbricht è stato “letteralmente colto con le mani sulla tastiera, mentre amministrava Silk Road”. “L’arresto di Ulbricht e il sequestro di milioni di dollari di Silk Road Bitcoin dovrebbero inviare un chiaro messaggio a tutti coloro che vogliono aprire una impresa illegale online”, è la nota del procuratore Preet Bahrara diffusa da un comunicato stampa ufficiale.
La lezione: “Il presunto anonimato del Dark Web non è uno scudo che protegge dall’arresto e dal processo”.
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