Autore: by Antonello Camilotto
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30 gennaio 2025
Se siete appassionati di tecnologia o semplicemente curiosi del mondo digitale, potreste aver sentito parlare del "Cimitero di Google". Questo termine, tanto affascinante quanto inquietante, si riferisce a un fenomeno molto particolare legato a Google, una delle aziende più innovative e dominanti al mondo. Ma di cosa si tratta esattamente? Il Cimitero di Google (in inglese "Google Graveyard") è un’espressione che indica l’insieme di progetti, servizi e prodotti sviluppati da Google che, per un motivo o per un altro, sono stati dismessi nel corso degli anni. È un simbolo della cultura dell’innovazione dell’azienda, dove ogni nuova idea viene sperimentata, ma anche della sua spietatezza nel chiudere ciò che non funziona o non raggiunge gli obiettivi prefissati. Un museo delle idee fallite Google ha lanciato centinaia di prodotti e servizi nel corso della sua storia. Alcuni sono diventati indispensabili (come Gmail, Google Maps o YouTube), ma altri sono finiti nel dimenticatoio, spesso dopo poco tempo. Ecco alcuni esempi celebri di "residenti" di questo cimitero virtuale: Google Reader Lanciato nel 2005, Google Reader era un lettore di feed RSS che permetteva agli utenti di seguire blog e siti web in modo semplice e organizzato. Era amato da una nicchia di utenti, ma Google lo ha chiuso nel 2013, dichiarando che l’interesse per questo tipo di strumenti era diminuito. Google+ Il tentativo di Google di entrare nel mondo dei social network è stato uno dei suoi fallimenti più noti. Lanciato nel 2011, Google+ non è mai riuscito a competere con Facebook o Twitter. La piattaforma è stata chiusa definitivamente nel 2019. Google Wave Presentato come un innovativo strumento di collaborazione in tempo reale, Google Wave è durato solo dal 2009 al 2012. La sua complessità e la mancanza di un pubblico chiaro hanno decretato il suo fallimento. Project Ara Questo ambizioso progetto di smartphone modulare ha entusiasmato gli appassionati di tecnologia, ma è stato abbandonato nel 2016 senza mai raggiungere il mercato. Altri “residenti” illustri del Cimitero di Google Oltre ai già citati, il Cimitero di Google ospita numerosi altri progetti che, per un motivo o per un altro, non hanno avuto il successo sperato. Eccone alcuni tra i più interessanti: Google Glass Gli occhiali intelligenti di Google, lanciati nel 2013, promettevano una rivoluzione nell'uso della realtà aumentata. Tuttavia, il prezzo elevato, problemi di privacy e una funzionalità limitata hanno spinto Google a ritirare il prodotto dal mercato consumer nel 2015, concentrandosi solo su applicazioni industriali. Google Allo Un’applicazione di messaggistica intelligente, lanciata nel 2016, che includeva funzionalità avanzate come l'integrazione con l'Assistente Google. Tuttavia, con la concorrenza di colossi come WhatsApp e Messenger, Allo non è mai decollata ed è stata chiusa nel 2019. Google Stadia Forse uno degli esempi più recenti, Stadia era il servizio di gaming in streaming di Google, lanciato nel 2019. Prometteva di eliminare la necessità di hardware da gaming, ma problemi di performance, una libreria di giochi limitata e la mancanza di una base utenti consistente hanno portato alla sua chiusura nel 2023. Picasa Amatissimo dagli utenti prima dell’era di Google Photos, Picasa era un software di gestione delle immagini che permetteva di organizzare, modificare e condividere foto in modo semplice. Tuttavia, con il lancio di Google Photos nel 2015, Google ha deciso di interrompere il supporto a Picasa per concentrarsi sulla nuova piattaforma basata sul cloud. Perché Google "uccide" i suoi progetti? Dietro ogni prodotto dismesso c'è una serie di motivi. Ecco i principali: Scarsa adozione da parte degli utenti Google sperimenta moltissimo, ma non tutti i progetti trovano un pubblico vasto o fedele. Quando un servizio non raggiunge i numeri attesi, viene chiuso per concentrare risorse su progetti più promettenti. Evoluzione tecnologica A volte, un prodotto viene eliminato perché sostituito da qualcosa di più avanzato o in linea con le nuove esigenze degli utenti. È il caso di Picasa, superato da Google Photos. Strategia aziendale Google è noto per ridefinire spesso le sue priorità. Se un progetto non si allinea con la visione a lungo termine dell'azienda, viene abbandonato anche se tecnicamente valido. Competizione esterna Alcuni progetti falliscono semplicemente perché non riescono a competere con rivali affermati. Ad esempio, Google+ non è mai riuscito a scalzare Facebook. Un cimitero come simbolo dell'innovazione Nonostante il termine "cimitero" possa sembrare negativo, in realtà riflette un approccio molto particolare alla sperimentazione. Google non ha paura di osare e di fallire. Ogni progetto chiuso è una lezione appresa, un passo in avanti verso l’innovazione. Questo atteggiamento ha permesso a Google di dominare il settore tecnologico per oltre due decenni. Ogni fallimento ha contribuito a migliorare i prodotti di successo, permettendo all'azienda di affinare le proprie strategie e comprendere meglio le esigenze degli utenti. In definitiva, il Cimitero di Google non è solo un elenco di progetti abbandonati, ma anche un simbolo della continua evoluzione della tecnologia. Ogni tomba digitale racconta una storia di ambizione, sperimentazione e cambiamento. Chissà quali nuovi prodotti vedremo nascere in futuro… e quali, inevitabilmente, finiranno nel cimitero!