Gary Thuerk e il Primo Caso di Spamming della Storia

Il 3 maggio 1978 segna una data cruciale, anche se poco celebrata, nella storia di Internet: è il giorno in cui Gary Thuerk, all’epoca responsabile marketing della Digital Equipment Corporation (DEC), inviò quello che è oggi riconosciuto come il primo esempio di spamming informatico. Il messaggio, spedito a 393 indirizzi email sulla rete ARPANET, aveva l'obiettivo di promuovere i computer DEC e invitare i destinatari a una serie di dimostrazioni di prodotto.
Il contesto: ARPANET e la nascita della rete
Per comprendere l'importanza di questo evento, bisogna considerare il contesto tecnologico dell’epoca. ARPANET era una rete sperimentale creata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, considerata l’antenata dell’attuale Internet. In quel periodo, la rete era usata quasi esclusivamente da ricercatori universitari, militari e istituzioni governative, e la comunicazione via email era un mezzo ancora nuovo e usato principalmente per scopi accademici o professionali.
L’email di Gary Thuerk
Gary Thuerk, vedendo nel nuovo mezzo un potenziale canale promozionale, decise di inviare un messaggio a centinaia di utenti per annunciare un evento di presentazione dei nuovi sistemi VAX 11/780 e DECsystem-20. La sua iniziativa fu innovativa sotto il profilo del marketing digitale, ma suscitò immediatamente forti reazioni negative: molti destinatari si lamentarono di aver ricevuto un messaggio non richiesto, intasando i canali della rete e generando un acceso dibattito sull’uso appropriato della posta elettronica.
La nascita dello spam
Curiosamente, il termine spam, oggi sinonimo di posta elettronica indesiderata, non fu utilizzato in quell’occasione. Il termine entrerà nel linguaggio informatico solo nel 1993, quando gli utenti iniziarono a paragonare l’invasività della posta non desiderata alla famosa scenetta comica dei Monty Python, in cui il menu di un ristorante era dominato da piatti a base di Spam (un tipo di carne in scatola), continuamente ripetuti fino all’esasperazione.
Impatto e eredità
Nonostante le critiche, Thuerk non si pentì mai del suo gesto. Anzi, affermò che quell’email generò vendite per circa 13 milioni di dollari, dimostrando quanto potesse essere potente il mezzo elettronico per scopi promozionali. Da allora, tuttavia, l’uso incontrollato delle email pubblicitarie è diventato un problema sempre più grave, spingendo alla creazione di filtri anti-spam, normative come il CAN-SPAM Act negli Stati Uniti, e soluzioni tecnologiche per contrastare la diffusione di messaggi indesiderati.
Gary Thuerk è passato alla storia come il "padre dello spam", un titolo controverso ma inevitabile. Il suo gesto ha segnato l’inizio di una nuova era della comunicazione digitale, in cui i confini tra innovazione, marketing e invasività sono diventati sempre più sfumati. A distanza di quasi cinquant’anni, quell’email del 1978 resta un simbolo: una prima, clamorosa, lezione sui rischi e le potenzialità del mondo digitale.
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