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Negli ultimi anni, i social network sono diventati una parte fondamentale della nostra vita quotidiana, non solo a livello personale, ma anche professionale. Per molte coppie, condividere la propria relazione sui social media è una componente essenziale della loro immagine pubblica, soprattutto se uno o entrambi i partner sono influencer o creatori di contenuti. Ma cosa succede quando l'amore finisce? E, in un mondo dove follower e interazioni rappresentano capitale sociale e, spesso, economico, chi ottiene la “custodia” della community virtuale?
Follower come patrimonio comune
Quando una coppia si separa, le questioni legali tradizionali ruotano attorno alla divisione dei beni materiali e alla custodia dei figli. Tuttavia, oggi i follower sui social rappresentano un valore tangibile: un account con milioni di seguaci può generare significativi guadagni economici. In alcuni casi, il profilo social di coppia è stato costruito con il contributo attivo di entrambi i partner.
Chi ha diritto a mantenere il controllo su quell’account dopo la separazione?
La legge, al momento, non offre linee guida chiare su come trattare i follower, considerandoli più simili a un "bene immateriale" che a una proprietà tradizionale. Tuttavia, i tribunali potrebbero iniziare a vedere i follower come un asset, in particolare quando l'account è stato creato congiuntamente o viene utilizzato come strumento di lavoro.
Casi famosi di “separazione social”
Celebrità e influencer hanno già affrontato pubblicamente situazioni di questo tipo. Spesso, in caso di separazione, uno dei partner mantiene il controllo dell'account principale, mentre l'altro deve ricominciare da zero. Un esempio emblematico è rappresentato da coppie famose che, dopo la rottura, annunciano sui loro canali ufficiali il cambiamento, invitando i follower a supportare entrambi sui rispettivi nuovi percorsi.
Tuttavia, queste transizioni non sono sempre semplici. Alcuni follower si schierano con uno dei due partner, alimentando polemiche e spaccature nella community. Questo fenomeno, noto come “divorzio dei follower”, può danneggiare entrambi i soggetti coinvolti.
Chi decide? Il peso del contributo individuale
Uno dei criteri principali per stabilire chi debba mantenere il controllo di un account condiviso potrebbe essere il contributo individuale. Chi ha creato i contenuti principali? Chi gestiva l’interazione con la community? Questi fattori possono determinare a chi spetti la "custodia" dell’account.
Un altro aspetto rilevante è il legame personale con i follower. Se uno dei partner è la figura più riconoscibile del duo, potrebbe essere logico che sia lui o lei a mantenere il controllo del profilo. In alternativa, si potrebbero creare nuovi account separati, dividendo la community originaria.
Il ruolo degli accordi pre-rottura
Con l’aumento del numero di coppie che monetizzano la propria relazione sui social, alcuni esperti legali suggeriscono di stipulare accordi pre-rottura. Questi contratti potrebbero includere clausole che specificano come gestire gli account social in caso di separazione, evitando così conflitti futuri.
Il “divorzio sui social network” rappresenta un nuovo campo di battaglia legale ed emotivo. Con la crescente importanza economica dei social media, è probabile che vedremo un numero crescente di dispute legate alla “custodia” dei follower. In assenza di normative chiare, il consiglio migliore per le coppie è di essere trasparenti con i propri follower e, se possibile, trovare un accordo amichevole per la gestione degli account.
Dopotutto, i follower non sono solo numeri: sono persone che hanno scelto di investire tempo ed emozioni nel seguire un progetto o una storia. Gestire una separazione con rispetto e maturità è il modo migliore per mantenere intatta la fiducia della community e, magari, trasformare la fine di una relazione in un nuovo inizio positivo per entrambe le parti coinvolte.
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