E-Commerce: cosa dovremmo fare nel 2021?
Le vendite di e-commerce sono accelerate in poche settimane, registrando una crescita che normalmente avremmo visto in svariati anni (10 anni in 3 mesi).

La pandemia, come tutti sappiamo, ha prodotto effetti su ogni aspetto della vita: dalle economie mondiali alla sanità, dalla socialità fino al nostro modo di pensare, muoverci ed interagire. In altre parole, sul nostro modo di vivere!
Quando il mondo si è fermato e noi tutti abbiamo dovuto mettere in pausa le nostre vite e molti rivenditori sono stati costretti a chiudere la propria attività, l’e-commerce ha raggiunto il proprio record segnando il 16,4% del totale delle vendite al dettaglio globali. Si potrebbe pensare che questo effetto sia stato prodotto grazie ai così detti millennials, tuttavia anche gli acquirenti più anziani si sono spostati online: secondo un sondaggio globale condotto da uno dei principali provider internazionali, in 11 mercati l’84% dei consumatori ha fatto acquisti online durante la pandemia.
E-commerce come chiave di ripartenza
Questi numeri sono sicuramente “entusiasmanti”, in netta controtendenza con le ipotesi sulla ripresa mondiale del mondo post-COVID-19. Lo shop virtuale si pone come il punto di ri-partenza dell’economia e vede la corsa precipitosa da parte di venditori e consumatori verso l’online come un fenomeno destinato ad un trend in continua crescita per almeno i prossimi 5 anni.
Per chi ha un’attività (che sia già omnicanale, che sia appena approdata in Rete o che ha intenzione di farlo a breve) questa è un’ottima notizia. Tuttavia, di contro, il commercio su internet comincia a diventare “affollato” e competitivo come mai prima di adesso.
La concorrenza arriva anche dall’estero, perché uno dei vantaggi di avere un e-commerce è non essere vincolato alle distanze, per cui ogni nostro oggetto “del desiderio” diventa facilmente acquistabile anche se viene realizzato e venduto dall’altro capo del mondo! L’e-commerce transfrontaliero è aumentato dell’11% in soli 6 mesi, ovvero da gennaio a giugno 2020, con un 39% di aumento delle vendite online dei beni di lusso.
E-commerce: l’esperienza del cliente diventa un punto d’attenzione cruciale
L’esperienza digitale è oggi profondamente cambiata rispetto a pochi mesi fa: il consumatore si aspetta interazioni facili ed intuitive a prescindere dal canale e dispositivo utilizzato.
Le aziende ed i marchi meglio organizzati in questo ambito, hanno già potuto riscontrare un ritorno sufficiente ed a volte esponenziale: sempre secondo un’indagine realizzata da un operatore del settore, i commercianti al dettaglio con una strategia omnicanale in essere ha sostituito il 94% degli acquisti nei punti vendita fisici persi il primo mese della pandemia, con le vendite online.
È in atto, quindi, un divario tra le realtà “digital first” e quelle che si stanno adeguando, e solo il 38% delle aziende più grandi è in grado di competere fornendo una soddisfacente esperienza del cliente.
E-commerce e vendite online. Cosa dovremmo fare nel 2021?
Innanzitutto, se non abbiamo una presenza online bisogna correre immediatamente ai ripari realizzando un negozio online, visto che il tempismo in questo momento è un fattore significativo.
La garanzia del risultato atteso è sotto i tuoi occhi. Cosa puoi fare?
Azioni da mettere in atto per non restare indietro ce ne sono tante e anche se non è mai troppo tardi, non si può più aspettare.
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