Internet Addiction Disorder: sindrome della dipendenza da internet

IAD sta per Internet Addiction Disorder, ovvero assuefazione da internet, una nuova patologia da trattare con gli strumenti giusti.
Le caratteristiche della società contemporanea, la necessità del tutto e subito e il sempre più reale annientamento delle barriere di tempo e spazio grazie alla nuove tecnologie informatiche, hanno contribuito alla nascita nell'uomo contemporaneo di nuovi bisogni che spesso possono trasformarsi in vere e proprie dipendenze.
Oggi gli psicologi si trovano ad avere a che fare con nuove dipendenze a parte quelle tipiche da droga e alcool. Si parla di IAD che sta per Internet Addiction Disorder ovvero assuefazione da internet che colpisce molte più persone di quante si possa immaginare.
Data l'eccessiva fama di Facebook, è facile pensare che la dipendenza sia essenzialmente infuocata sul suddetto social network ma in realtà sono tantissimi i social network chiamati in causa e anche la dipendenza da videogiochi on line à altissima tra i giovani.
I più colpiti sono i più piccoli per quanto riguarda i videogiochi, e i giovani tra i 25 e 40 anni per quanto riguarda i vari social network ma vi sono anche diversi videogiochi per i più grandi che portano alla creazione di vere e proprie comunità online in cui nascono affetti ed amicizie "pseudo-reali".
Lo scontro è sempre tra realtà quotidiana e realtà virtuale; molti individui possiedono più di un profilo e usano il web per poter esprimere completamente sé stessi evitando la timidezza e la messa in gioco che la vita reale esige.
Spesso gli individui affetti da IAD possiedono già un quadro clinico precario, caratterizzato da difficoltà relazionali e insicurezza difficili da gestire faccia a faccia nella vita di tutti i giorni.
Attualmente la dipendenza da internet si divide in tre tappe:
- Fase iniziale: controllo ripetuto durante la stessa giornata della posta elettronica, dei social network o di alcune pagine presenti sul web in particolare; inoltre la fase iniziale si caratterizza per il tempo prolungato passato in chat dall'utente.
- Tappa intermedia: aumento del tempo passato on-line, sensazione di malessere quando si è off-line e relativa necessità di collegarsi; ma anche abuso on-line sia nelle ore lavorative che nelle ore di sonno.
- Fase degenerativa: la dipendenza dalla rete danneggia le relazioni reali che l'individuo vive quotidianamente e ciò porta allo scarso profitto a scuola o al lavoro e ad un isolamento sociale preoccupante.
Nel caso in cui la necessità di collegarsi sia impulsiva e incontrollabile, entra in campo lo psicologo.
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